Classificazione delle estensioni centrali

Abbiamo visto cos’è l’estensione centrale di un gruppo. Ora ci vogliamo occupare del problema di trovare tutte le estensioni centrali di un certo gruppo, ovvero dati due gruppi $A$ e $G$ e un’estensione centrale $\require{AMScd}$
\begin{CD}
1 @>>> A @>>> E @>>> G @>>> 1
\end{CD} vogliamo trovare tutti i possibili gruppi $E$.

Definizione. Una mappa tra gruppi $\omega: G \times G \to A$ dove $A$ è abeliano, che soddisfa:

  • $\omega(1,1)=1$
  • $\omega(x,y)\omega(xy,z) = \omega(x,yz) \omega(y,z)$

è chiamata cociclo.

Proposizione 1. Data un’estensione centrale \begin{CD}
1 @>>> A @>i>> E @>j>> G @>>> 1
\end{CD} e una mappa $s: G \to E$ (non necessariamente un omomorfismo) che soddisfa $j \circ s = \mathrm{id}$ e $s(1)=1$, allora la mappa $\omega: G\times G \to A$ definita come $\omega(x,y) = s(x) s(y) s(xy)^{-1}$ è un cociclo.

Dimostrazione. $\omega(1,1)=1$ segue da $s(1)=1$. Inoltre usando il fatto che $A$ è centrale e quindi commuta con tutti gli elementi di $E$:
\begin{align*}
\omega(x,y)\omega(xy,z) &= s(x) s(y) s(xy)^{-1} s(xy) s(z) s(xyz)^{-1}=\\
&= s(x) s(y) s(z) s(xyz)^{-1}=\\
&= s(x) s(y) s(z) s(yz)^{-1} s(yz) s(xyz)^{-1}=\\
&= s(x) \omega(y,z) s(yz) s(xyz)^{-1}=\\
&= s(x) s(yz) s(xyz)^{-1} \omega(y,z)=\\
&= \omega(x,yz) \omega(y,z)
\end{align*}

e ciò conclude la dimostrazione $\square$

Al contrario, dato un cociclo possiamo costruire un’estensione.

Proposizione 2. Dato un cociclo $\omega$, sia $A \times_\omega G$ il gruppo dato da $A \times G$ con il prodotto $(a,x)(b,y)=(\omega(x,y)ab, xy)$. Allora abbiamo un’estensione centrale\begin{CD}
1 @>>> A @>i>> A \times_\omega G @>j>> G @>>> 1
\end{CD}

Dimostrazione. La dimostrazione che $A \times_\omega G$ è un gruppo è abbastanza lunga ma semplice; la parte importante è utilizzare la proprietà di cociclo di $\omega$ per dimostrare l’associatività del prodotto.

La mappa $i: A \to A \times_\omega G$ è semplicemente data dall’inclusione $i(a)=(a,1)$, che è un’omomorfismo iniettivo, mentre $j: A \times_\omega G \to G$ è la proiezione $j(a,g) =g$, che è chiaramente un omomorfismo suriettivo. Dimostrare che l’estensione è centrale non è difficile. $\square$

Poiché è sempre possibile ottenere una mappa $s$ come richiesto dalla Prop. 1, allora la somma delle Prop. 1 e 2 dà una corrispondenza tra estensioni centrali e cocicli.

In particolare, alcuni cocicli danno luogo ad estensioni spezzate:

Proposizione 3. Dato un cociclo $\omega$, l’estensione centrale costruita come nella Prop. 2 si spezza se e solo se esiste una mappa $\lambda: G \to A$ tale che
$$\lambda(xy)=\omega(x,y)\lambda(x)\lambda(y)$$

Dimostrazione. Data la funzione $\lambda$ possiamo definire una mappa $\sigma: G \to A \times_\omega G$ tramite la formula $\sigma(x) = (\lambda(x), x)$. Questa soddisfa $j \circ \sigma = \mathrm{id}$ e usando la proprietà di $\lambda$, un semplice calcolo mostra che $\sigma$ è un omomorfismo, per cui $\sigma$ spezza l’estensione.

Al contrario, dato un omomorfismo $\sigma: G \to A \times_\omega G$ tale che $j \circ \sigma = \mathrm{id}$, scriviamo $\sigma(x) = (\lambda(x), \mu (x))$. Pertanto $j \circ \sigma = \mathrm{id}$ è equivalente a $\mu(x) = x$. Poiché $\sigma$ è un omomorfismo, un semplice calcolo dà la formula richiesta per $\lambda$. $\square$

È chiaro che ad ogni estensione corrispondano più cocicli, perché possiamo scegliere mappe $s$ diverse. Al contrario, la costruzione inversa (Prop. 2) è unicamente definita dato il cociclo, tuttavia diversi cocicli potrebbero dare estensioni equivalenti. Rimane solo da rispondere alla domanda su quali siano i cocicli che danno luogo a estensioni centrali equivalenti.

Proposizione 4. Due estensioni centrali $E$ ed $E’$ date da due cocicli $\omega$ e $\omega’$ sono equivalenti se e solo esiste una mappa $\lambda: G \to A$ tale che

$$\omega’(x,y) =\omega(x,y) \lambda(xy) \lambda(x)^{-1} \lambda(y)^{-1}$$

Dimostrazione. Supponiamo che $\omega$ e $\omega’$ siano due cocicli che soddisfano la formula di cui sopra. Allora possiamo definire la mappa $\sigma: A \times_{\omega} G \to A \times_{\omega’} G$ in modo che $\sigma(a, x) = (\lambda(x)a, x)$. Possiamo verificare che è un omomorfismo:

\begin{align*}
\sigma((a,x)(b,y)) &=\sigma(\omega(x,y)ab, xy)=\\
&= (\lambda(xy) \omega(x,y) ab, xy) =\\
&=(\omega’(x,y) \lambda(x) \lambda(y) ab, xy) =\\
&=(\lambda(x)a, x) (\lambda(y)a, y) = \sigma(a,x)\sigma(b,y)
\end{align*}

dove abbiamo ripetutamente usato il fatto che $A$ è abeliano. Resta da dimostrare che è un isomorfismo. Ma se $\sigma(a, x) = (1,1)$ allora $(\lambda(x)a, x) = (1,1)$ e quindi $x=1$ e $\lambda(1)a = 1$. Inserendo $x=y=1$ nell’espressione che connette $\omega$ e $\omega’$ otteniamo $\lambda(1)=1$ per cui $a = 1$ e $\sigma$ è un isomorfismo.

Al contrario, supponiamo che le due estensioni $E$ ed $E’$ siano equivalenti. Ciò significa che il seguente diagramma commuta:
\begin{CD}
1 @>>> A @>i>> E @>j>> G @>>> 1\\
@. @VV\mathrm{id}V @VV\sigma V@VV\mathrm{id}V\\
1 @>>> A @>i’>> E’ @>j’>> G @>>> 1
\end{CD}
dove $\sigma$ è un omomorfismo. Poiché il diagramma commuta possiamo identificare $\sigma \circ i(A) \cong i'(A) \cong A$. Abbiamo quindi due mappe $s: G \to i(A) \cong A$ e $s’: G \to i'(A) \cong A$ tali che $\omega(x,y) = s(x) s(y) s(xy)^{-1}$ e $\omega’(x,y) = s'(x) s'(y) s'(xy)^{-1}$ e pertanto $\omega’(x,y) = \omega(x,y) (s(x) s'(x)^{-1})^{-1} (s(y) s'(y)^{-1})^{-1} (s(xy) s'(xy)^{-1})$ per cui $\lambda(x) = s(x) s'(x)^{-1}$. $\square$

Vediamo che la Prop. 3 è un caso particolare della Prop. 4: in tal caso $\omega$ è equivalente al cociclo banale $\omega’ \equiv 1$, che dà luogo all’estensione centrale banale, cioè il prodotto diretto.

Per tenere conto soltanto dei cocicli inequivalenti, definiamo il secondo gruppo di coomologia:

Definizione. Dati un gruppo $G$ e un gruppo abeliano $A$ il loro secondo gruppo di coomologia è

$$H^2(G,A) = \{\mathrm{cocicli}\,\,\omega : G \times G \to A\}/\sim$$

dove due cocicli $\omega$ e $\omega’$ sono equivalenti $\omega \sim \omega’$ se esiste una funzione $\lambda$ tale che

$$\omega’(x,y) =\omega(x,y) \lambda(xy) \lambda(x)^{-1} \lambda(y)^{-1}$$

Il risultato da portare a casa è che per classificare le estensioni centrali è sufficiente classificare i cocicli. Ciò è spesso estremamente difficile in pratica, ma ciò nonostante questo risultato torna spesso utile.

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