Coomologia di de Rham #3: il lemma di Poincaré

Nello scorso articolo abbiamo visto che la coomologia di de Rham ci dice quali forme chiuse sono esatte. Il lemma di Poincaré dice che localmente ogni forma chiusa è esatta. Pertanto, una forma chiusa può non essere esatta solo globalmente: in questo senso la coomologia di de Rham è una proprietà globale della varietà.

Teorema. (Lemma di Poincaré) Se $U$ è un aperto di $M$ ed è contraibile ad un punto, allora ogni $r-$forma chiusa su $U$ è esatta.

La proprietà di essere contraibile ad un punto è topologica; ad esempio un disco è contraibile ad un punto, ma una circonferenza no. Se la varietà $M$ fosse contraibile ad un punto, allora per il Lemma di Poincaré tutti i gruppi di coomologia sono nulli. Tuttavia una qualsiasi varietà differenziale è localmente contraibile, ovvero ogni punto ha un intorno contraibile: pertanto su una varietà ogni forma differenziale è localmente esatta. L’abbiamo visto nel primo articolo: nelle regioni contraibili $\{x > 0\}$ o $\{y > 0\}$ il campo vettoriale $\mathbf{B}$ ammette una primitiva, ma non ammette primitiva globalmente, cioè su tutto $\mathbb{R}^2-\{0\}$, che non è contraibile. Ciò mostra di nuovo la connessione tra coomologia di de Rham e topologia.

Dimostrazione. Poiché per definizione $U$ è contraibile, allora esiste una mappa $F: U \times [0,1] \to U$ tale che $F(x,0)=x$ e $F(x,1)=p$ per un qualche $p$.

Sia $\eta \in \Omega^r (U\times I)$ una $r-$forma su $U\times [0,1]$. Allora chiamando $x$ le coordinate su $U$ e $t$ la coordinata sull’intervallo,

$$\eta = a_I (x,t) dx^I + b_J(x,t) dt \wedge dx^J$$

Definiamo $P: \Omega^r (U\times I) \to \Omega^{r-1} (U)$ tramite l’integrale:

$$P\eta = \pqty{\int_0^1 ds\, b_J(x,s)}dx^J$$

Inoltre definiamo una mappa $f_t : U \to U\times I$ tramite $f_t(x) = (x,t)$, di modo che possiamo usarla per respingere la forma $\eta$ su $\Omega^r(U)$ ottenendo $f_t^*\eta = a_I (x,t) dx^I \in \Omega^r(U)$. Abbiamo:

$$\begin{align*}
d(P\eta) &= d\pqty{\int_0^1 ds b_J(x,s)}dx^J=\pqty{\int_0^1 ds \pdv{b_J(x,s)}{x^j}}dx^j \wedge dx^J\\
P(d\eta) &= P \bqty{\pdv{a_I (x,t)}{t} dt \wedge dx^I +\pdv{a_I (x,t)}{dx^j} dx^j \wedge dx^I  + \pdv{b_J(x,t)}{x^j} dx^j \wedge dt \wedge dx^J}=\\
&=\pqty{\int_0^1 ds\pdv{a_I (x,s)}{s} ds} dx^I -\pqty{\int_0^1 ds \pdv{b_J(x,s)}{x^j} }dx^j \wedge dx^J
\end{align*}$$

Sommando i due otteniamo:

$$d(P\eta) + P(d\eta) = \pqty{\int_0^1 ds\pdv{a_I (x,s)}{s} ds} dx^I =a_I (x,1) dx^I-a_I (x,0) dx^I = f_1^* \eta-f_0^* \eta$$

Ora prendiamo una forma chiusa $\omega \in \Omega^r(U)$ e definiamo $\eta \in \Omega^r(U\times I)$ usando $F$ per respingerla: $\eta = F^* \omega$. Allora applicando il risultato precedente:

$$d(PF^* \omega) + P(dF^* \omega) = f_1^* F^* \omega-f_0^* F^* \omega = (F \circ f_1)^* \omega-(F \circ f_0)^* \omega$$

Tuttavia la mappa $F \circ f_1: U\to U$ è la mappa costante $x \to p$, per cui $(F\circ f_1)^* = 0$, mentre la mappa $F \circ f_1: U\to U$ è l’identità, cosicché anche $(F \circ f_1)^* = \mathrm{id}$.  Abbiamo inoltre $dF^*\omega = F^* d\omega = 0$ perché $\omega$ è chiusa. Segue che $\omega = -d P F^* \omega$, per cui $\omega$ è esatta. $\square$

Il lemma di Poincaré è molto importante:

  • In primo luogo, perché ci dice che lavorando localmente tutte le forme chiuse sono esatte, il che è molto utile operativamente;
  • In secondo luogo, perché ci dice che la coomologia di de Rham è una proprietà globale della varietà, cioè è una proprietà topologica.

Nel prossimo articolo vedremo con più precisione la connessione tra coomologia di de Rham e topologia.

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